Con lui, purtroppo, scompare una delle figure più autorevoli e carismatiche non solo del mondo venatorio ma anche di quell’universo sportivo fatto di cinofilia e tiro che è riuscito, dopo lunghi anni di battaglie, a sdoganare l’immagine del cacciatore e dell’atleta.

A lui, alla sua e incrollabile passione, al suo incessante impegno, tutti i cacciatori e gli atleti che sono nati e cresciuti nel solco di una tradizione millenaria devono e dovranno per sempre una eterna riconoscenza.

Dopo aver contribuito a creare la stupenda realtà sportiva della Fidasc – di cui ha ricoperto anche l’incarico di primo Presidente – Bruno ha continuato per lunghi anni a sostenerla, incrementando le sue specialità agonistiche, supportandole con passione e partecipazione e diffondendole con il suo prezioso lavoro di giornalista e di grande esperto.

Il presidente Felice Buglione, che ha voluto averlo a fianco in questi ultimi anni, ne ricorda con commozione e gratitudine le grandi capacità professionali e umane con le quali, fino a pochi mesi fa, ha stimolato e riscaldato il lavoro di tutti i dirigenti, tecnici, ufficiali di gara e atleti della Federazione.

Ora tutto questo grande mondo sportivo e venatorio ne piange la scomparsa e si stringe con affetto alla sua famiglia così duramente colpita, partecipando al dolore di tutti i suoi cari.

Al tempo stesso, però, tutta la Fidasc è confortata dalla certezza che il ricordo della sua figura sorridente e autorevole continuerà per sempre ad essere presente in ogni momento della propria vita e già fin d’ora il presidente Buglione e l’intero Consiglio federale hanno in animo di prendere concrete iniziative in memoria del caro Presidente Onorario, dedicandogli, fra le altre cose, alcune prestigiose competizioni nazionali di cinofilia venatoria e di tiro.